FaceBook - Il libro delle facce

Se mi cerchi su FaceBook non mi trovi (più).

Il perché lo puoi leggere in questa pagina, frammento di traduzione più o meno libera da un articolo di Tom Hodgkinson.

Not f'd — you won't find me on Facebook (Trad: non f - non mi trovi su facebook)

Facebook davvero crea relazioni tra le persone? Piuttosto non le allontana, sostituendo relazioni vere come parlare, mangiare, ballare e bere con un amico, banalmente con un messaggino e una foto divertente inviata attraverso il ciberspazio rimanendo incatenati alla propria scrivania. Un amico mi ha detto recentemente che ha trascorso un sabato notte su FaceBook, bevendo alla scrivania. Che malinconia... Invece di collegare, FaceBook realmente ci isola incatenandoci al nostro computer.

Facebook fa appello ad una sorta di vanità ed autoreferenzialità delle persone. Pubblicando una mia foto particolarmente bella con l’elenco dei miei prodotti preferiti, posso costruirmi un’immagine artificiale.

É un sito che incoraggia una competitività inquietante. Oggi sembra che nell’amicizia non conti la qualità, ma solo la quantità: più amici hai, meglio stai.

Facebook è un altro esperimento iper-capitalista. Si possono fare soldi con l’amicizia? E’ possibile creare comunità svincolate dai confini nazionali (e vendere la Coca-Cola)? Il sito non crea niente di originale. Non fa niente. Si limita a mediare rapporti già esistenti. I creatori di Facebook non devono fare quasi niente. Se ne restano seduti mentre milioni di Facebook-dipendenti forniscono spontaneamente dati anagrafici, fotografie e liste dei lori prodotti preferiti. Dopo aver costruito questo immenso database di esseri umani, Facebook non fa altro che rivendere le informazioni agli inserzionisti o, come ha spiegato Zuckerberg sul suo blog, “aiutare le persone a condividere con gli amici le informazioni sulle loro attività online”.

E poi, cari utenti di Facebook, avete letto le dichiarazioni del sito sulla riservatezza dei dati? In sostanza vi dice che la privacy non esiste. Facebook si dichiara a favore della libertà, ma in realtà somiglia ad un regime totalitario, virtuale e ideologicamente orientato, con una popolazione che presto supererà quella britannica.

Thiel e gli altri hanno creato il loro paese, un paese di consumatori.

Aggiornamento: il problema vero è che dopo tanti anni qualcuno si stupisce che ci siano società che hanno venduto o comprato dati sulle persone al fine di condizionare interi popoli, negli affari come nella politica. Non so chi sia più stupido... #DeleteFacebook_IN_2009

PS: una versione meno impegnativa...

Data di creazione di questa pagina: febbraio 2009
Ultima modifica: 23 marzo 2018


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