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I segnali con cui si ha a che fare nei sistemi digitali sono spesso di tipo single ended o sbilanciati: la tensione è misurata rispetto ad un riferimento comune indicato come massa (o anche come reference o signal ground). Due esempi di tali segnali sono, per rimanere nel campo dei sistemi di comunicazione:
Per trasmettere un singolo bit usando un segnale sbilanciato è evidentemente necessario usare un solo filo oltre alla massa che è unica e comune a tutti i segnali.
I limiti nell'uso di segnali non bilanciati nella trasmissione di informazioni derivano da due considerazioni:
Una soluzione ad entrambi i problemi è quella di adottare elevate escursioni del segnale al fine di aumentare il rapporto tra segnale e disturbo (p.e. la RS232 prevede escursioni tipiche di 24 V) oppure mantenere corti i i collegamenti (soluzione ovviamente improponibile se i due oggetti da collegare sono fisicamente distanti) oppure ancora usare, almeno per il segnale di riferimento, cavi di elevata sezione (opzione con evidenti impatti negativi e comunque che porta a benefici solo marginali).
Il secondo dei due problemi accennati è inoltre parzialmente risolvibile utilizzando cavi schermati.
Nei sistemi bilanciati o differenziali la tensione associata alla trasmissione di un singolo bit è misurata come differenza di potenziale tra due fili, tra loro identici e pilotati da trasmettitori con la stessa impedenza di uscita: se la tensione è maggiore su un filo rispetto all'altro il valore logico è associato ad uno zero, se è minore ad un uno. Non ha invece nessuna importanza la tensione dei due fili rispetto a massa.
Questo metodo permette di superare i due problemi appena descritti:
Esistono ovviamente anche degli svantaggi:
Le interfacce RS422 e RS485 - Versione 2.0h - Settembre
2001
Copyright © 2001, Vincenzo Villa (https://www.vincenzov.net)
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